Skip to main content

Attenzione alle “finte scuse”: sono l’esplicitazione delle tue incompetenze

Generalmente si chiede scusa quando si è offeso o danneggiato qualcuno, volontariamente o inconsciamente, con il proprio comportamento.

Diversamente si sta chiedendo scusa impropriamente, vale a dire per aver disatteso le aspettative altrui in una situazione in cui era lecito farlo, come accade a chi fa fatica a mettere dei confini nelle proprie relazioni e a farli rispettare.

In altri casi ancora si stanno cercando giustificazioni alle proprie mancanze: si tratta delle cosiddette “finte scuse”, che rilevano la propria l’incapacità di essere efficaci nel gestire le proprie risorse, la propria comunicazione, oltre ad una mancanza di consapevolezza e, talvolta, di onestà verso se stessi e/o verso gli altri.

Perché le finte scuse sono deleterie per la tua immagine

“I dettagli sulla tua incompetenza non mi interessano” dice Miranda Priestly, direttrice di Runway, nel Il diavolo veste Prada alla neo-stagista che si giustifica per non averle portato il caffè all’orario prestabilito.

Nella giustificazione fine a se stessa c’è tutto quello che non sei stato in grado di gestire. In questo senso le giustificazioni sono deleterie per la tua immagine, per la percezione che gli altri hanno di te, della tua affidabilità, della tua competenza.

Se hai disatteso a quanto è stato stabilito che tu facessi, scusarsi per aver disatteso è corretto, ma non basta. È bene porci rimedio e organizzarsi in modo tale che questo non accada di nuovo, sia in ambito professionale che privato.

Le finte scuse sul lavoro: un esempio

Ti viene chiesto di svolgere un compito entro una certa data e e rispettando alcuni criteri. Alla data della consegna il tuo compito risulta incompleto o diverso rispetto a quanto ti era stato chiesto. Tu chiedi scusa e ti giustifichi dicendo che:

  • avevi troppe cose da fare
  • non hai avuto abbastanza tempo
  • hai avuto un imprevisto
  • non ti era chiaro che fosse prioritario rispetto ad altre attività
  • ti mancavano alcuni dati
  • non hai tutte le conoscenze/competenze necessarie per svolgerne alcune parti

Può essere tutto vero, ma non dovresti aspettare la scadenza per fa emergere le criticità e cercare di risolverle.

Inoltre nel momento in cui ti viene assegnato un compito cerca di valutare in tempi stretti se ci sono le condizioni perché tu possa davvero svolgerlo come richiesto tenendo conto di tutte le eventuali variabili relative a tempi, richieste, persone: solo così puoi organizzarti per svolgerlo o per ridefinire alcuni termini in modo tale da poterlo svolgere nei modi e tempi richiesti.
In caso contrario comunica subito le tue osservazioni a chi ti ha assegnato il compito.

Le finte scuse nella relazione di coppia

Marito e moglie si organizzano per la sera: lei esplicita la volontà di un’uscita con le amiche, lui la sostiene affermando che si occuperà di casa e famiglia. Alle 20:00, però, il marito chiama dicendo che non ha ancora finito un lavoro importante: lui disattende all’impegno preso con la moglie, lei a quello preso con le amiche.
Lui dovrebbe organizzarsi in modo da poter gestire in modo alternativo una situazione del genere: portando il lavoro a casa o terminandolo l’indomani mattina presto; la moglie invece, avrebbe dovuto preparare un piano B, pre-allertando la nonna o una babysitter.

Le finte scuse: un utile campanello d’allarme

Le finte scuse possono essere un utile campanello d’allarme per monitorare il nostro approccio alle relazioni.

Ad esempio, abusarne può essere indice del fatto che facciamo fatica a rispettare gli impegni presi, a portare a termine i nostri compiti, a rispettare le scadenze. In questi casi ci si trova a giustificarsi in continuazione, a rimandare le decisioni o a evitare di prendere posizione.

Per migliorare le proprie relazioni e non perdere di credibilità, può quindi essere utile chiedere aiuto ad un professionista: egli aiuterà a fare chiarezza sulle difficoltà che stiamo attraversando e ci guiderà nei cambiamenti da attivare per migliorare la propria capacità di agire, la propria qualità di vita, e le relazioni.

Share:

Barbara Bonetti

Barbara Bonetti, Coach strategico per vita privata e professionale, insegnante di Yoga Kundalini. Life Alignment practioner. Laureata in economia, cercatrice di significati e di felicità. Mamma. Creatrice del metodo BBU e ideatrice della filosofia BBU Evolution.
Follow: